Sanremo Giovani 2024 si sta rivelando una grandissima delusione da ogni punto di vista. Dagli ascolti in costante discesa alle scelte, telefonate e con parole scandite bene, della commissione scelta da Carlo Conti e di cui lui stesso fa parte con Claudio Fasulo. Facciamo un passo indietro di dieci anni…
Dicembre 2014. Sono in corso le selezioni del primo Sanremo Giovani di Carlo Conti. Il direttore artistico non le ha ancora riportate in tv con un proprio format e quindi tutto avviene con audizioni live.
A quattro giorni dall’annuncio ufficiale, con scelte in teoria non ancora fatte, All Music Italia, sito nato da poco più di sei mesi, lancia la bomba: secondo rumors degli addetti ai lavori, la scelta sarebbe già stata fatta e vedrebbe passare Giovanni Caccamo, Kutso, Enrico Nigiotti, Rakele, Parix e Santa Margaret.
Arriva il giorno dell’annuncio e quattro di questi sei nomi coincidono. Due di essi, il rapper Parix e la band dei Santa Margaret, invece, non sono presenti e al loro posto troviamo un altro rapper, Kaligola, e Serena Brancale. Rumors confermati solo in parte, quindi, ma si parla di quattro nomi su sei che coincidono su un totale di 60. Abbastanza da far storcere il naso.
Chiedo oggi a ChatGPT cosa ne pensa e mi risponde che: “La probabilità che tu indovini esattamente 4 candidati su sessanta è circa 0.0429%.” Mica male, no?
Sanremo giovani 2024
Novembre 2024. Sono passati 10 anni esatti, Carlo Conti è appena tornato alla guida del Festival e già nove anni prima ha rilanciato in tv il formato televisivo di Sanremo Giovani, formato portato avanti con cambiamenti vari anche da Claudio Baglioni e Amadeus.
Quest’anno il regolamento ha già fatto discutere prima della partenza, avvenuta il 12 novembre, per la formula talent adottata. 24 gli artisti scelti dalla Commissione musicale Rai presieduta da Carlo Conti dopo le audizioni dal vivo che, nella seconda serata di Rai 1, si scontreranno, sei per puntata, in scontri uno contro uno, andando a creare un cast di 12 semifinalisti che diventeranno poi sei per la finale e tre per la categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2024 a cui poi si aggiungerà un nome da Area Sanremo.
A votare non è il pubblico (o anche il pubblico) come precedentemente comunicato nella prima stesura del regolamento poi modificato, ma sette membri della Commissione: Carlo Conti, Claudio Fasulo (vicedirettore intrattenimento Rai), Ema Stokholma (volto di Rai Radio 2, DJ e conduttrice TV), Carolina Rey (attrice, conduttrice televisiva e radiofonica che condivide con Conti il management), Manola Moslehi (conduttrice radiofonica e televisiva), Enrico Cremonesi (musicista e compositore) e Daniele Battaglia (conduttore televisivo e radiofonico).
In conferenza stampa viene chiesto a Carlo Conti se gli abbinamenti per gli scontri siano stati fatti, cosa più logica da pensarsi, con un sorteggio, ma lui risponde che ci sono delle teste di serie e quindi sono state fatte delle scelte: “Sarà un po’ casuale e un po’ con una sorta di tabellone tennistico che tiene conto della presenza di alcune teste di serie, che sono coloro che hanno ottenuto il maggior punteggio.”
Il tabellone tennistico, per chi non lo sapesse, prevede che le teste di serie, ovvero i campioni che si sono distinti, non si scontrino tra loro fino alla fase finale. Ed è per questo motivo che alcune teste di serie di Sanremo Giovani 2024 non si Affronteranno direttamente. Ma chi sono le teste di serie della manifestazione?
Secondo quanto dichiarato dal direttore artistico coloro che hanno avuto il risultato migliore nelle votazioni della commissione post audizione dal vivo. Noi, malfidenti, pensiamo tra loro ci siano i nomi che fanno gola televisivamente e discograficamente ovvero Alex Wyse, Tancredi e Mew in primis.
Solo che qui c’è una grossa differenza con un tabellone tennistico. Nello sport infatti ti guadagni il titolo di testa di serie sul campo con i risultati visibili a tutti e non per i voti di qualcuno. Chi sono le teste di serie è noto a tutti. Qui no.
Fatto sta che noi, come tanti altri, ancora prima dell’inizio della prima puntata (che viene registrata nel tardo pomeriggio e mandata in onda in seconda serata), abbiamo indovinato i tre che hanno passato il turno nella prima puntata, Mew, Tancredi e Mazzariello, e lo stesso avviene per la seconda (Settembre, Selmi e Grelmos).
Siamo tutti in attesa ovviamente degli ultimi due appuntamenti con già un pronostico: dalla terza puntata passeranno molto probabilmente Alex Wyse e Nicol e Giin, dalla quarta Angelica Bove e la coppia Vale LP con Lil Jolie.
E ci ritroveremo con una finale dove le strade, sempre secondo noi, saranno due: vinceranno tre artisti delle tre major (Nicol/Mazzariello per Sony, Angelica/Selmi per Warner, Mew/Vale LP con Lil Jolie per Universal) o due artisti di major e l’ex (?) artista della 21co di Maria De Filippi, Alex Wyse.
Andrà realmente così? Chissà… nel frattempo, i rumors tra addetti ai lavori abbondano. Sono solo voci di corridoio, per carità, ma si parla di possibili preferenze già espresse dal Direttore artistico su Alex Wyse e la coppia Vale LP con Lil Jolie e di qualcuno con le edizioni del brano in parte in mano a Pasquale Mammaro che, per chi non lo sapesse, è un importante imprenditore televisivo e musicale, grande amico di Conti e Amadeus, che nel corso degli ultimi anni ha collezionato un numero davvero impressionante di presenze al Festival, da manager ma soprattutto da editore (Diodato, Gio Evan, Random, Matteo Faustini, Tananai, Will, Orietta Berti, Marco Sentieri, ecc…).
Nel frattempo Settembre appare come la rivelazione del Contest ancora prima della semifinale. Il ragazzo ha infatti superato ampiamente 600.000 ascolti sul solo Spotify in una settimana battendo tutti i gli altri brani alcuni dei quali usciti addirittura a inizio del mese.
Quel che è sicuro è che il format di Sanremo Giovani 2024 è a nostro avviso fallimentare sotto ogni punto di vista.
Televisivamente, con la sua seconda serata che riesce a regalare una visibilità davvero esigua ai cantanti in gara (527.000 spettatori nella prima puntata, 377.000 nella seconda), numeri che la metà dei cantanti in gara raggiunge con un solo TikTok.
Alessandro Cattelan che, pur sempre bravo, si trova in difficoltà con un format che sembra la versione “eiaculazione precoce” di X Factor, format talmente disordinato che ti viene da chiedere, “Ale, ma perché hai detto sì?“, fino ad una commissione non sempre convincente nelle opinioni e nei giudizi espressi con Ema e il discorso (sensato per noi) su Mew e la depressione, Manola che dichiara in puntata che Selmi che è nella sua Top 3 per l’Ariston o Daniele Battaglia che parla ancora dell’autotune come di uno strumento.
Giunti ormai a metà del percorso, è difficile immaginare grossi scossoni. Quel che è certo è che, se si vuole portare avanti la grande tradizione inaugurata da Pippo Baudo per le Nuove Proposte, la strada maestra tracciata e da seguire non è certamente questa.