Speciale Testo & ConTESTO Sanremo 2020 testi.
Durante il Festival proliferano voti e pagelle nel web come un coronavirus. In un eccesso di megalomania io, il Prof di latino, ho istituito il PREMIO TESTO & ConTESTO da attribuire ai tre brani migliori e ai tre peggiori per quel che riguarda la scrittura.
Lo decido io. Non sono democratico, ma di certo meno evanescente di una GIURIA DEMOSCOPICA.
Prima di arrivare al podio, partirò dalle singole frasi.
Spesso, mentre siamo immersi in una canzone, una sequenza di parole ci colpisce per la sua bellezza o ci evira (l’anima) per la sua molestia.
Una FRASE AGIO ci rimette in pace col mondo. Una FRASE DISAGIO ci colpisce alle parti basse: il DISAGIO di chi ha scritto diventa il DISAGIO nostro.
Quindi premierò i testi vincitori, con tanto di motivazione. Una cosa seria, dunque.
SANREMO 2020: LE FRASI AGIO/DISAGIO
“Tra noi e il divenire è un lento fuggire” (Alberto Urso)
Ci misuriamo con il panta rei. Io, quando sento queste frasi, fuggo, e non lentamente. DISAGIO
“Sarò navigante tra nuvole e vento” (Alberto Urso)
Questa navigazione tra nuvole e vento non stempera l’effetto Bocelli e noi continuiamo a vedere Urso “su navi per mari” o in “volo” verso un “grande amore”. DISAGIO
“Hai un cuore diesel che ci vai piano / La vita è un flipper e infatti ci giochiamo”
“Il cuore è un killer preso alle spalle / Il mondo è open sopra miliardi di stelle” (Marco Masini)
Che ti verrebbe da dire: Masini, Perchééé lo faaaai? DISAGIO
“Se muore la minaccia, muore la magia” (Anastasio)
Non disinneschiamo quell’energia che ci agita dentro. La magia è che essa resti lì, a un passo dall’esplosione. Certo mi sarebbe piaciuto che Anastasio fosse andato oltre la rabbia, su cui indugia troppo insistentemente. AGIO
“Scegli il tuo vestito migliore per il matrimonio del tuo amico con gli occhi tristi / Vai in palestra a sudare la colpa / Chiedi un parere anonimo e alcolista” (Bugo e Morgan)
Immagini sincere, perché perbenismo e mediocrità a volte diventano abiti che si incollano alla pelle. AGIO
“La vita è corta per l’aperitivo” (Elettra Lamborghini)
E ci guardiamo invecchiare su FACE APP durante un “ape”, mentre “LA MUSICA SCOMPARE e il resto (Elettra vestita da Abba)… resta”. DISAGIO
“È resilienza io so la differenza / tra uno schiaffo e una carezza” (Tecla Insolia)
Dopo il titolo di Rita Pavone, una seconda ricorrenza della parola “resilienza” in questo FESTIVAL per me è DISAGIO a prescindere. Se poi segue “Siamo petali di vita che hanno fatto un giorno la rivoluzione” è DISAGISSIMO.
“Stracciarsi via la pelle e volersela scambiare / È l’attimo fatale in cui mi sono arresa / Perché tu vieni con questo amore tra le mani” (Tosca)
La frase festivaliera struggente per i cultori delle lacrime d’amore. E poi Tosca è La Voce. AGIO
Ed ora passiamo a Sanremo 2020 testi, il migliore e il peggiore per le Nuove proposte secondo il Prof di latino.
NUOVE PROPOSTE: PREMIO TESTO & ConTESTO
Prima di procedere alla premiazione dei BIG, un premio SÌ e un premio NO anche per le Nuove Proposte.
SÌ per Tsunami degli Eugenio in Via di Gioia, la cui scrittura ha il brio dell’Indie folk ma non rinuncia a quella punta di depressione latente che aggiunge follia:
“E stando più vicini non è vero che parliamo / È solo un’impressione sulle pellicole in bianco e nero / Subito dopo il flash noi siamo già scomparsi”.
NO per Nel bene e nel male di Matteo Faustini, che in 406 parole ha vomitato uno Zingarelli di vecchia edizione. Tanti hanno versato lacrime, è vero, ma è l’effetto tornado di un testo sovraccarico di immagini, con qualche parola ruffiana qua e là. Troppo, come il suo falsetto.
Faustini è l’alunno ingenuo che produce un tema di venti colonne, illudendosi di prendere 10 solo per aver scritto tanto. Ci ha fatto perdonare anche Tecla Insolia.
Sanremo 2020 testi clicca su continua per scoprire i testi migliori e quelli peggiori secondo il Prof di latino.