Ieri sera, lunedì 26 febbraio, Gio Evan (qui la nostra videointervista) è approdato al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano con il suo nuovo spettacolo “Fragile/Inossidabile“.
Si tratta di un’opera del tutto inedita, che vede alternarsi monologhi, poesie, canzoni e gag, attraverso cui il cantautore offre interessanti spunti di riflessione al pubblico presente in sala, regalando a ciascuno una nuova prospettiva di vita.
Il funambolo Evan parte infatti dai pensieri, per poi approdare alle parole, che studia e smembra, per sviscerarne ogni possibile sfumatura di significato. La parola “fragile“, ad esempio, contiene al suo interno la parola “agile“. E se alcune parole non andrebbero più pronunciate, altre invece avrebbero bisogno di un po’ di fisioterapia.
“Com’è che si dice quando qualunque cosa viene messa a proprio agio di fronte alla sua debolezza? E quando potresti essere ferito, ma confidi che l’altro non lo faccia? Com’è che si dice quando non si ha paura di mostrarsi deboli, perché ci si fida della tenerezza del prossimo? Fragile. Si dice: fragile inossidabile”.
Arriviamo così al titolo dello spettacolo, “Fragile/Inossidabile“, che Gio Evan ha definito una protezione 50 contro i raggi degli iperinsensibili.
GIO EVAN, FRAGILE/INOSSIDABILE: la recensione
Su un palco spoglio ed essenziale, che richiama un po’ l’idea di un cantiere (emotivo), Gio Evan si cimenta con quella che lui stesso ha definito la sua opera più difficile. Di fatto, se fino ad ora durante i suoi spettacoli aveva sempre avuto un contatto con il suo pubblico, in “Fragile/Inossidabile” è come se il cantautore fosse all’interno di una bolla che non permette di comunicare con l’esterno.
Nonostante ciò, Gio Evan porta in scena uno spettacolo equilibrato ed emotivamente coinvolgente, in cui – come canta Ivano Fossati – c’è un tempo perfetto per ogni cosa: un tempo per piangere e uno per ridere; un tempo per lasciarsi interrogare dalle parole ed un altro per guardarsi negli occhi e sorridersi a vicenda.
Con un pizzico d’ironia, una tazza di ipersensibilità e un cucchiaio di curiosità, Gio Evan propone così una pietanza completa, curata nei minimi dettagli, e ci ricorda che “ogni cosa è fragile“, ma noi possiamo scegliere di essere “fragili inossidabili“.
GIO EVAN, FRAGILE/INOSSIDABILE: LA SCALETTA
- INTRO CAMPIONATO (CHIARA)
- Monologo: Salvezza
- Ulay
- Regali Fatti a Mano
- Glenn Miller
- Himalaya Cocktail
- Poesia: Persone Medicina
- Scudo
- Modì
- Monologo: Nuovo Pensiero
- Hopper
- Arnica
- Klimt
- FINE PRIMO TEMPO
- Monologo: Sostienimi Stretto
- Chantilly
- Buster Keaton
- Jeeg Robot
- Poesia: Cresciuta
- A Piedi il Mondo
- Andy Warhol
- Monologo Finale
- Fontana
- Poesia: Abbi Guarigione di Te
- Susy
- Vittoria