Skioffi no e Junior Cally si?
Skioffi, artista rap amatissimo da anni dai giovani, è un attuale concorrente di Amici ma è anche il cantante di Jolandi, un pezzo che io sento da almeno un anno abbondante in casa mia.
La prima volta, drizzai le orecchie perché mi piaceva quella canzone. Una bella melodia, un bel ritornello e dissi ai miei figli: “ Finalmente uno che mi piace!!”.
Poi un giorno sentì chiaramente una bestemmia nel testo. Mi concentrai e scoprii che la canzone raccontava di come lui ammazzava la fidanzata e la seppelliva per occultarne il cadavere.
Restai di sasso. Ma ad inorridirmi fu il video che mi mostrò mio figlio: un vero e proprio cortometraggio che mostrava sia l’omicidio sia l’occultamento.
Parte del testo recitava:
“Il tempo di dirlo e scopro che qui dentro non sono l’unico cazzo, che troia, lurida puttana zitta, affoga e sborro dentro la tua bara, così almeno al tuo funerale di sicuro ti sentirai a casa.
Non parlare brutta cagna che da oggi sono un cane anche io. Non mi hai mai voluto dare il culo, adesso me lo prendo, porco D*o“
Provai a spiegare a mio figlio l’orrore che stavo provando e lui mi disse di non soffermarmi su quanto vedevo e sentivo ma sul dolore che trasmetteva la canzone.
Skioffi non era un omicida, né uno che inneggiava al femminicidio, ma uno che raccontava la storia vista dagli occhi di uno psicopatico.
Già qui ci sarebbero da fare molte riflessioni, ma facciamo un passo oltre.
Oggi Junior Cally agita la morale comune perché, nonostante certe sue canzoni, è stato invitato a Sanremo, addirittura come Big in gara.
Il testo a cui faccio riferimento è tratto dalla canzone Strega:
“Lei si chiama Gioia, beve poi ingoia. Balla mezza nuda, dopo te la da. Si chiama Gioia, perché fa la tr*ia, sì, per la gioia di mamma e papà’.
‘Questa non sa cosa dice. Porca tro*a, quanto ca**o chiacchiera? L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C’ho rivestito la maschera”.
Più o meno stessi concetti di Skioffi. Sei una tro*a, ti ammazzo.
Bene, Skioffi è ad Amici di Maria De Filippi, ma nessuno ha fatto una piega.
O meglio, in trasmissione ne hanno parlato a lungo ma non ho visto sollevarsi classe politica, attori, associazioni, genitori e benpensanti in generale. Né alcuno ha puntato il dito contro Maria De Filippi. Zero clamore mediatico.
Eppure Amici ha ascoltatori decisamente giovani, quelli da proteggere, non come Sanremo che vanta da sempre un pubblico piuttosto adulto. Ad Amici, sì che sarebbe da condannare un tale artista. Squalificare, anzi, neanche prenderlo.
Poi invece Junior Cally va a Sanremo e accade che Amadeus, già crocifisso per altre questioni, venga anche preso a sassate e che si sollevi una tale bagarre mediatica che ieri mi aspettavo anche un appello del Papa dalla finestra pontificia per la redenzione del peccatore Cally.
2 pesi, 2 misure.
Ogni giorno cerco di capire dai miei figli cosa prendono da queste canzoni, cosa li affascina.
Del resto io cantavo “E’ andata a casa con il negro, la tro*a” di Vasco (1980), poi “Bella stron*a, mi verrebbe di strapparti quei vestiti da putt**a e tenerti a gambe aperte finché viene domattina” di Masini (1995) e ancora “Un’erezione triste per un coito modesto, spermi indifferenti per ingoi indigesti” dei CCCP (1984).
Mia madre si arrabbiava ed io le dicevo che non capiva. Ecco perché ogni giorno chiedo ai miei figli di aiutarmi a capire.
I ragazzi sono in divenire, sono nell’età della ribellione, della scoperta di un mondo magari molto diverso da quello ovattato che respirano a casa oppure -come dicono i più – sono dei debosciati incapaci di giudizio e persi dentro loro stessi. Ai genitori, alla società, al sistema, alle istituzioni il compito di aiutarli.
Ho anche capito che se inveiamo e basta non facciamo bene il nostro dovere di adulti . E soprattutto sbagliamo se lo facciamo in maniera incoerente.
Perché nessun adulto ha gridato, ha lanciato petizioni, ha pontificato sui social network per Skioffi ad Amici e oggi il popolo è allucinato per Junior Cally a Sanremo?
Sarà mica che ci sia lo zampino della stampa che pilota il sentire popolare…?
O peggio ancora che ci sia l’intervento della classe politica dal momento che la canzone che l’artista porterà sul palco dell’Ariston allude alla Destra e alla Sinistra, con chiari attacchi a Salvini…
“Spero che si capisca che odio il razzista che pensa al mio paese ma è meglio il mojito e pure il liberista di centro sinistra che perde partite e rifonda il partito…”. ?
Monica Landro è operatrice culturale nel settore musicale. Affianca da sempre il padre nell’etichetta discografica New Music International, imparando a conoscere il settore musicale dalla produzione alla promozione.
È anche una giornalista musicale ma soprattutto, come ama sottolineare sempre, è mamma di due adolescenti che come lei masticano pane e musica.
Con il padre, con i colleghi e con i figli si confronta sempre e cerca di avere una visione il più completa possibile del mercato musicale che la circonda.