18 Ottobre 2024
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18 Ottobre 2024

X Factor 2024 Home Visit: Francamente, Mimì e Danielle i migliori… The Foolz e Pablo Murphy a fine classifica

I quattro giudici hanno scelto i dodici concorrenti che accederanno ai live.

X Factor 2024 Home Visit
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Ho creato una mia personale classifica di gradimento, basata sul mio gusto musicale e su ciò che ho visto a X Factor in questi anni. Il fatto che qualcuno occupi il dodicesimo posto non significa affatto che non mi sia piaciuto. Ho valutato considerando tre fattori: il percorso che l’artista ha avuto nel programma, la qualità della loro esibizione, e quanto il brano scelto rispecchiasse la loro personalità artistica e fosse coerente con il loro stile.

    1. Francamente e Mimì Caruso si condividono la cima di questa classifica confermandosi le voci più interessanti di questa edizione. Mi ha stupita l’arrangiamento di Francamente di The Rhythm of the Night di Corona. Mi ha stregata ancora una volta la voce di Mimì che spero davvero Manuel sappia custodire e valorizzare. Ha cantato Earfquake è un brano di Tyler, the Creator, scelta davvero molto particolare.
    2. Daniel Gasperini in arte Danielle si cimenta con Amarsi un po’ di Battisti. È difficile cantare Battisti e solo lui con quel timbro particolare poteva regalarci una versione speciale. Piena di sentimento infatti non sono d’accordo con Agnelli sul suo “cantarsi dentro” perché a me da casa è arrivata tutto, potente.
    3. Les Votives hanno portato sul palco di X Factor una versione sperimentale di Città Vuota, e devo dire che tra tutte le band sono quella che ha osato di più in termini di sperimentazione musicale. La voce del cantante è molto centrata e precisa, il che ha reso la performance ancora più interessante. Non sorprende che Achille Lauro non abbia avuto dubbi nel premiarli prima con l’X Pass e ora portandoli direttamente ai live.
    4. Dimensione Brama fanno una versione di Can’t Get You Out of My Head di Kylie Minogue, scelta parac*la ma efficace. Dovevano conquistare la signora della Pop Music e ci sono riusciti. Lui si conferma un frontman davvero interessante e spero che ci regalino delle bellissime  esibizioni ai live. In compagnia della band per me c’è Ibrahim che canta Heathens e non ci sono parole per raccontare la voce di questo ragazzo, è al quarto posto ma solo perché nei primi tre ci sono percorsi e cantanti che ho apprezzato praticamente ad ogni esibizione.
    5. Punkcake  I’m scum degli IDLES. Anche questo un colpo andato a segno. Rispetto alla prima esibizione loro stanno esattamente portando la loro cifra stilistica e lo fanno bene. Questa versione era davvero notevole. Non rompete più bassi ma adesso fateci vedere tutto il vostro punk. Al quinto posto, per me, c’è anche Lorenzo Salvetti che si porta a casa la sua esibizione sulle note di Le parole più grandi di Coez. 
    6. If I Were a Boy è stata la prova per Laura Fetahu, e lei non si è fatta problemi a esprimersi con forza. Ha affrontato il pezzo con determinazione, rimanendo fedele al suo stile e al suo mondo. Il talento c’è senza dubbio, ma mi trovo d’accordo con Paola Iezzi: sarebbe interessante scoprire di più sulla sua fragilità. Non vedo l’ora di vedere come si preparerà per i live. A pari merito in questa posizione troviamo i Potara, con la canzone di Mina Parole Parole e Quante parole dei Bnkr44. La loro band adolescenziale mi piace, e secondo me avrebbero potuto fare un percorso fantastico a X Factor. Tuttavia, l’X Pass di Jake La Furia non è bastato questa volta per farli proseguire.
    7. La Banca In Pieno Centro è l’inedito dei Patagarri. Bravi, quel tocco di leggerezza che ci vuole sempre, parlare di cose serie ma con il sorriso. La loro attitudine è molto bella e sono felice che ci sia spazio per loro, certo che anche Ibrahim meritava ma va bene così. Vediamo cosa li aspetta ai live, loro sono decisamente televisivi e in grado di trasformare il palco in una grande pista da ballo (vintage).
    8. I Frammenti cantano Born Slippy ed è subito un richiamo a Trainspotting. Personalmente, sarei già pronta a ballare se fossero loro a suonare dal vivo, ma devo dire che per X Factor li ho trovati completamente fuori contesto. L’anno scorso c’era Sarafine, che portava qualcosa di simile, ma il suo progetto si distingueva per un inedito molto forte e per la sperimentazione che ha mantenuto viva l’attenzione per tutta la durata del programma. Non so se loro erano così forti, o per lo meno non l’hanno mostrato in queste puntate.
    9. Beatrice Fita ha portato una performance potente e intensa di Hey dei Pixies durante la fase di X Factor 2024. La scelta del brano ha dimostrato la sua versatilità artistica e la capacità di reinterpretare un pezzo iconico del rock alternativo con la sua personale sensibilità vocale. Però non è bastato per accedere ai live e in questo caso sono d’accordo con il parere di Agnelli.
    10. Talking to the Moon è la canzone scelta da Elmira Marinova che ha mostrato il talento indiscutibile di questa giovane artista. Tuttavia, rispetto ad altre esibizioni, per me si colloca in fondo alla mia classifica di gradimento. Sicuramente ha delle capacità vocali notevoli, ma non mi ha coinvolto come altre performance.
    11. Per quanto riguarda i The Foolz, che hanno cantato E la luna bussò, devo ammettere che non mi trasmettono molto. Sono curiosa di vedere come si comporteranno nei live, perché a volte un percorso può sorprendermi. Mi ricordo che inizialmente anche con i Tropea avevo dei dubbi, ma alla fine hanno fatto un cammino stupendo nel programma. Vedremo se riusciranno a farmi cambiare idea!
    12. Pablo Murphy canta Friday I’m in Love. Ecco ho subito lo stesso disagio emotivo di Manuel Agnelli con i Dimensione Brama alle audizioni (ne parlo qui). Per me è una canzone che ha un colore malinconico e quello deve essere, certo esistono le sfumature e anche la sua versione. Stasera però non l’ho apprezzata. Ancora non riesco a mettere a fuoco la personalità di questo cantante.

Per me fino a questo momento Paola Iezzi si conferma la scoperta di questa edizione, competente e ironica sono d’accordo con tutto ciò che ha detto. Achille Lauro con la sua collaboratrice domestica Perla premio simpatia di questa puntata, il giudice fa dei ragionamenti interessanti sul contesto del talent, splendida Jam Session insieme a tutti i ragazzi (è bello vedere BossDom al suo fianco) ma secondo me sul finale sbaglia a non dare una possibilità ad Ibrahim, Jake La Furia per me ha il merito di avere Francamente in squadra e Manuel Agnelli troppo rigido e sinceramente tesoro mio la pasta in bianco proprio no… si commuove mandando via Beatrice Fita che comunque invita a suonare da Germi (il suo locale, vedremo).

Ecco come sono composte le squadre:

Achille Lauro: Les Votives, I Patagarri, Lorenzo Salvetti. Squadra molto forte e molto da show televisivo, ha tutti gli ingredienti per essere una squadra da finale.

Jake La Furia: Francamente, Elmira Marinova, The Foolz. L’asso nella manica è Francamente.

Paola Iezzi: Pablo Murphy, Dimensione Brama, Laura Fetahu. Laura, secondo me, può arrivare in finale se gioca bene le sue carte, I Dimensione Brama dipende dal percorso che faranno e Paola Iezzi sarà fondamentale, Pablo Murphy secondo me il più debole rispetto ai suoi compagni.

Manuel Agnelli: Punkcake, Mimì Caruso, Danielle. Questa è la mia squadra del cuore, sono tutti elementi outsider e sono davvero curiosa di vederli esprimere. Chissà se ci sarà qualche bella qualche sorpresa.

Una riflessione che mi lascia un po’ di amarezza: mi dispiace vedere come spesso i fatti personali siano messi in risalto nelle storie dei concorrenti, come la mamma che non c’è più di Pablo Murphy, la relazione di Francamente con la sua compagna o il fatto che Mimì sia stata adottata. Ma le storie degli altri? Mi dispiace quando questi dettagli vengono enfatizzati, perché tutti hanno una storia da raccontare, anche senza dover per forza far leva su esperienze tragiche.

Grazie, infine, sponsor di X Factor per avermi fatto venire voglia di cornetto a mezzanotte con chili di crema alle nocciole.

 

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